di Tonino Scala
La sinistra dov’è?
Dov’è la sinistra? Si chiede Ottavio Ragone dalle pagine di Repubblica Napoli. Una domanda legittima vista la crisi che sta attraversando il Paese ed in particolar modo la Campania, dove i trasporti pubblici, la Circumvesuviana in primis, sono un disastro, la sanità pubblica un miraggio al punto che i malati oncologici son costretti a pagare le cure con il governo del territorio attaccato ogni giorno con norme che raggirano gli strumenti di programmazione.
La risposta oltre ad essere semplice, al punto da sembrare provocatoria è banale: la sinistra è lì dove è stata relegata.
Dove? In un angolo!
Ovvio che dopo un’affermazione di questo tipo venga spontaneo dire messa in un angolo da chi? E anche in questo caso la risposta è “sciocca”: dagli elettori.
Riepilogando, la sinistra è lì in un angolo, a sbraitare, senza trovare consenso tra la gente e spazio sui media, dove gli elettori alle ultime competizioni, siano esse nazionali, regionali o condominiali l’hanno relegata.
So già qual è la contro domanda: di chi è la colpa?
Di chi ha fatto delle scelte come ad esempio quella di non sostenere il governo Draghi o il governo De Luca.
Ritornando alla domanda iniziale, dov’è la sinistra, riferita agli scempi, ai tagli, agli ultimi che non trovano rappresentanza, alla sanità a pezzi, al Reddito di cittadinanza che sembra essere il male di tutti i mali nonostante sia unico strumento di welfare nel Bel Paese, i trasporti che non trasportano e il territorio sventrato, mi verrebbe da affermare che la sinistra è al posto giusto, a contrastare queste schifezze, ma il Paese? Il Paese dov’è? Infarcito nel suo populismo?
Si chiama Democrazia e il popolo come ci dice l’art. 1 è sovrano!
Ci sono responsabilità, nessuno le nega, prima fra tutte quella di non essere, da troppo tempo, in grado di trovare la giusta sintesi per mettere in campo un soggetto in grado di rappresentarla questa benedetta sinistra variegata, plurale, colorata.
Però, è sempre un bene precisare, le scelte messe in campo hanno aiutato a rendere la sinistra marginale. Mi spiego meglio. Se non sostieni il centrosinistra regionale perché insostenibile sotto ogni punto di vista, al di là della questione morale, mai secondaria per una forza di sinistra, ma per le politiche messe in campo, e proprio per questo motivo non si è presenti da tre legislature all’Isola F13, è tutta colpa della sinistra?
Se, giustamente, si decide di non sostenere il Governo Draghi, ed è sotto gli occhi di tutti che quella era una scelta giusta, è colpa di chi non l’ha sostenuto decidendo di mettersi all’opposizione assottigliando il suo peso in Parlamento?
Credo che in questo Paese tornerà ad esserci una Sinistra, quando, scomodando Marx, ci sarà la consapevolezza di un gruppo di individui, appartenenti alla stessa classe sociale, della propria condizione e dei propri interessi, spesso conflittuali rispetto a quelli di altre classi sociali.
Ad una domanda così complessa una risposta così scontata? Sì!
E poi, in merito ai disastri della Circumvesuviana consentitemi una battuta, ma non troppo: pendolari di tutto il mondo unitevi…
Tonino Scala
Coordinatore regionale Sinistra Italiana Campania
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