di Emilio Vittozzi
Ottavio Ragone, su “la Repubblica Napoli”, domenica 10 luglio si è chiesto “Sinistra, dove sei finita”.
Quotidianamente, poi, sono stati pubblicati vari interventi sul tema.
In qualità di lettore, sessantaquattrenne, impiegato dell’Ente Autonomo Volturno, mi permetto di redigere alcune mie
(modeste) riflessioni…
Io sono di Sinistra, senza se e senza ma: non capisco coloro che affermano che Destra e Sinistra non ci sono più.
Esistono, invece, anche senza hanno molte devianze…
Sono di Sinistra perchè, nonostante un infarto mi abbia lavorativamente “declassato”, non posso non guardare indietro
e vedere disoccupati, sottoccupati, precari, “cassintegrati”, sfruttati in condizioni economiche peggiori delle mie.
Sono di Sinistra perchè il mio impegno di Cattolico di ispirazione Salesiana è per una vera Società a “dimensione
d’Uomo”, dove i giovani non siano considerati dei “rompiscatole”, gli anziani non siano paragonabili a “pesi inutili”,
le donne e i “diversi” dei corpi per soddisfare desideri sessuali più o meno nascosti.
Sono di Sinistra perchè la disperazione di un contadino, la frustrazione di un operaio, lo sbigottimento di un malato,
la solitudine di un anziano sono (anche) mie.
Sono di Sinistra perchè non credo, come affermano i “destrorsi” in generale, che con la malavita organizzata si debba
convivere: la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta vanno combattute e sconfitte perchè sono montagne di merda!
Il problema, importantissimo, è che la Sinistra, tra la gente, semplicemente non c’è più, relegata prima nei salotti
buoni e poi dinnanzi ai Social…
Pian piano, i cortei del1° maggio e del 25 aprile sono stati sostituiti da dibattiti, così come i comizi e le
feste…
Io ricordo ancora Enrico Berlinguer e Luciano Lama ai cancelli della Fiat, Antonio Bassolino alla testa di cortei
contro la camorra con Monsignor Antonio Riboldi, Pietro Ingrao sul marciapiede ad osservare i manifestanti, don Tonino
Bello alla testa di container di cibo nella Jugoslavia sotto le bombe, don Andrea Gallo fra i vicoli di Genova e don Luigi di Liegro in quelli di
Roma…
Viviamo un momento di “de-socializzazione” generale che ha colpito partiti, sindacati, gruppi parrocchiali, circoli
sociali, centri giovanili, realtà associative di varia natura ma la Sinistra, portatrice di Valori quali la Libertà,
l’Uguaglianza, la Socialità, non può paragonarsi agli altri…
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.