Ariano Irpino ha due sindaci?

di Aleandro Longhi

 

Leggendo il decreto sindacale n.1 del 5 gennaio 2023 (giorno precedente l’Epifania), è facile notare che il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, prima di conferire un incarico a titolo gratuito all’ing. Pasquale Moscatelli, avrebbe dovuto far revisionare e correggere ciò che lui stesso ha scritto e firmato. Nel decreto, infatti, il Franza non avrebbe dovuto scrivere “del 05/01/2023“, bensì “dello 05/01/23“, così come dopo aver scritto per ben 2 volte che “Pasquale Moscatelli nato a Casavatore (NA) il 27/07/1947 e ivi  residente in Via Mancini n. 26“, si scopre invece, poche righe dopo, che l’ing. Moscatelli è “residente ad Ariano Irpino, in Via Mancini n. 26“, dunque non a Casavatore. Il Franza dovrebbe far chiarezza sulla residenza dell’ing. Moscatelli! Si fanno queste osservazioni, soprattutto perché il sindaco Franza rappresenta tutti gli Arianesi, anche quelli che non lo hanno votato: pertanto i suoi svarioni fanno fare brutta figura all’intera comunità. Nel decreto sindacale è esplicitamente scritto che l’ing. Moscatelli (collega di Enrico Franza nella direzione nazionale del PSI) ha un incarico di “supporto consulenziale e assistenza tecnica per le infrastrutture di interesse sovracomunale e per azioni per la riqualificazione del centro storico con fondi L.619/81 e L.730/86, anche mediante il reperimento di ulteriori risorse”.

Nel decreto è riportato altresì che l’incarico all’ing. Moscatelli è dato “anche per un efficace raccordo tra il Legale rappresentante dell’Ente e la Società Civile“. Con  questa dichiarazione il sindaco rende noto dunque, che né lui, né i suoi assessori, hanno un efficace rapporto con la società civile? Nel decreto è inoltre scritto che l’ing. Moscatelli non avrà potere di firma, che resterà prerogativa del sindaco, ma che l’incarico potrà essere svolto avvalendosi “degli uffici e dei locali di riferimento assegnati agli Assessori Comunali al fine di interloquire con la struttura politico gestionale dell’Ente“. Gli assessori verranno sfrattati dai loro uffici?

Dopo questo decreto sindacale, gli Arianesi potrebbero ritenere, a buon ragione, che Ariano abbia ben due sindaci: uno, Enrico Franza, regolarmente eletto e uno di fatto, che è l’ing. Pasquale Moscatelli, il quale non ha neanche l’obbligo di firma, pertanto lui proporrà e il sindaco firmerà. Qualcuno potrebbe sospettare che con questo decreto il sindaco stia eseguendo un ordine di scuderia del PSI: si è dunque auto commissariato?

Se si vanno a leggere le dichiarazioni rilasciate al quotidiano “Il Mattino” dal neo consulente a titolo gratuito, ing. Moscatelli, si ha proprio l’impressione che sia ormai lui il sindaco di fatto. Il Moscatelli ha subito messo le mani avanti, evocando la carenza di personale e invocando una mappatura completa degli edifici abbandonati: non è forse questa già una dichiarazione di resa? Perché i “due sindaci” non cominciano a dare un esempio concreto, intervenendo su un edificio già da tempo oggetto di un’ordinanza? Perché il Comune non attua un intervento in danno attivando i poteri di sostituzione che ha per motivi di incolumità pubblica, di igiene o di decoro urbano e mandando poi il conto al proprietario inadempiente? Sarebbe un esempio per tutti gli altri proprietari che, malgrado le ordinanze, sono rimasti finora inadempienti. È strano che il Comune non abbia i finanziamenti per intervenire sui numerosi edifici abbandonati del centro storico, considerando che ha potuto spendere 30 mila euro per i cocci di ceramica in Piazza Duomo e altri 10 mila per la “scultura” del tronco d’albero scorticato in villa. È basilare che chi amministra una città non abbia occhi di riguardo per parenti e amici, ma faccia solamente l’interesse della collettività. I due sindaci avranno questa capacità?

Assessori e consiglieri di maggioranza si sono accorti che all’ing. Moscatelli è stato dato anche incarico di “supporto consulenziale e assistenza tecnica per le infrastrutture di interesse sovracomunale” e che ciò vuol dire che si occuperà anche dei lavori correlati alla stazione Hirpinia?

 

 

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