La decisione assunta dal consiglio regionale nella giornata di ieri è uno schiaffo al territorio. Una pernacchia al buon senso, un segno indelebile che segnerà la storia della costiera amalfitana patrimonio dell’umanità. Continua la logica del governo de luca di considerare lo sviluppo direttamente proporzionale al cemento. Quest’atto, questa deroga è in sintonia con la legge sul governo del territorio che a parole parla di cemento zero, poi consente le deroghe agli strumenti paesaggistici e alla programmazione. Era proprio necessario? La costiera Amalfitana, la divina Costiera necessitava di una colata di cemento in un momento in cui il calo demografico fa da padrone? Non di solo cemento vive l’uomo. Mi auguro che questa norma, questa variante possa essere impugnata innanzi alla Corte dal governo visto che l’ambiente è entrato finalmente con le modifiche del 2020 in Costituzione.
Il coordinatore regionale di Sinistra Italiana
Tonino Scala
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