di Tonino Scala
È arrivata, l’aspettavo. Non poteva mancare. L’ansia da dichiarazione, dopo quella del suo sodale, non poteva lasciarlo indifferente. “Il 25 aprile diventi il giorno del ricordo delle vittime di tutte le guerre del coronavirus.” Vorrei ricordare ai due compari suonatori, so che trattasi di dimenticanza ragionata, sempre se di ragionamento si può parlare, che il 2020, l’anno in corso, è un anno bisestile abbiamo non 365, ma 366 giorni per farlo, per ricordare le vittime di un virus che sta decimando la popolazione anziana e non solo. Ma non si cancella la memoria. Io son pronto a farlo in tutti i giorni insieme anche lui, a loro due. Ma perché proprio il 25 aprile? No, lo dico per capire. Un’idea me la son fatta, chi è fascista non può morire democratico e sta male, soffre e non riesce a comprendere che l’antifascismo è un valore fondante per il Paese nel quale viviamo, per la Patria che loro tanto ostentano. Avrei voluto non parlare, so che aspettava questo, ma non si può stare zitti. Di fronte a queste cose bisogna alzare la voce con forza. Rispetto alle farneticazioni farneticanti di chi prova a trovare ogni scusa per cancellare la storia e avere un po’ di visibilità bisogna ripristinare la verità. La guerra di liberazione è un valore condiviso, chi non lo condivide è fuori dalla Costituzione e dalla Democrazia Italiana. L’antifascismo è l’animo, la colonna vertebrale di questo Paese, non gli entra questa cosa, lo so è dura. Mi dispiace per loro, non provo compassione, mi dispiace però. Al Sindaco, a Gaetano Cimmino chiedo di autorizzare il presidente dell’Anpi, anche da solo, a depositare un fazzoletto, un fiore, un simbolo sul monumento ai caduti e su quello ai caduti per la resistenza in Villa Comunale. In caso di diniego, comprendo il momento, chiedo a Lui, il Sindaco, di fare questo gesto simbolico per onorare la Resistenza rappresentando l’intera città. Ci sono macchie indelebili che si possono cancellare solo con gesti concreti in una città Medaglia d’oro al valore anche in tempi di covid. Dopo queste provocazioni continue, non costringa Sindaco evasioni inutili. Lei ha i titoli per poter rappresentare tutti. Lo faccia.
Ora e sempre resistenza.
* Sante parole, carissimo Tonino!
Prima che scoppiasse questa tragica “emergenza sanitaria” avevo deciso di raggiungerti nella bella Castellammare di Stabia se tu avessi organizzato una manifestazione di musica e di letto-recitato anti-fascista: avevo già pronte alcune lettere di partigiani uccisi dai nazi-fascisti, grondanti di umanità, sofferenze, morte…
No, il 25 aprile è il “Giorno della Liberazione”: ma non quella dal Corona-virus (o Covid 19, come dir si voglia)…
Ora e sempre Resistenza!