Riteniamo intollerabili le dichiarazioni espresse questa settimana dal governatore Vincenzo De Luca nella sua ennesima performance cabarettistica, dalla quale apprendiamo che “le belle ragazze toniche con i fuseaux aderenti” sono uno spettacolo che lo “riconciliano con la natura”. Loro sì che sono autorizzate a fare jogging in aree pubbliche, mentre i cinghialoni (epiteto rivolto a suoi coetanei) quelli no, sono pregati di sparire dalla sua vista, in quanto non replicano i canoni estetici del patriarca. Per l’ennesima volta il sessismo in Italia è prerogativa di un maschio di potere arrogante e autoritario che dall’alto del suo ruolo istituzionale strizza l’occhio ai tanti accondiscendenti maschilisti. In fondo cos’è una donna per un uomo eterosessuale cisgender nella nostra società? Un corpo tonico, un fuseaux stretto, bella, giovane… non c’è molto altro da aggiungere. Una visione equiparabile a quel Berlusconi che invitava gli imprenditori americani ad investire in Italia perché “ci sono belle segretarie”.
Le donne ancora una volta sono solo corpi esposti agli sguardi, alle valutazioni, ai commenti del patriarca di turno.
Le donne, come sempre accade nella nostra società, stanno pagando il prezzo più alto in termini di diritti. Con le scuole chiuse e nessuna ipotesi di riabilitazione in quante perderanno il lavoro? Quante lo hanno perso già? Di questo il governatore non fa menzione perché troppo intento ad apprezzare invece ciò che lo “riconcilia con la natura”: un culo sodo su cui poter sbavare!
Ma ormai molti soggetti collettivi- attivi nella lotta contro il patriarcato e le discriminazioni che da questo discendono- sono stanch* di una cultura che oggettifica la donna e che giustifica e normalizza chi li osserva “a pezzi” (occhi, gambe, sedere, …) e le giudica sulla base di questo univoco piano logico. È importante che il linguaggio sessista non venga assecondato, amplificato e legittimato dalla becera “leggerezza” di una narrazione che capitalizza i corpi svilendoli a puro intrattenimento dello sguardo del maschio e di chi mercifica un pensiero, una storia e un corpo riducendolo a un numero da buttare in un calderone quando non aggrada più ai dettami imposti dal sistema in cui siamo immers*.
Le parole del governatore sono lo specchio del contesto socio-culturale in cui viviamo, di una cultura che continua a svilire e diminuire la figura della donna e non solo.
Per questo abbiamo bisogno di un linguaggio inclusivo e non di una retorica divisiva, degradante discriminatoria. Questo lungo periodo di distanziamento fisico- e quello che verrà- potrebbe minare l’importanza della pratica del vivere insieme e della solidarietà, danno luogo e spiacevoli episodi di emarginazione e disperazione che già hanno iniziato a verificarsi. Abbiamo bisogno di momenti di incontro e dialogo che prendano seriamente in considerazione le esigenze di tutte le persone che hanno compreso la gravità della situazione e agito di conseguenza.
Presidente, scusi, ho una domanda: io non sono tonica e porta una 48, se indosso e leggins mi si vede pure la cellulite. Che dice, posso uscire lo stesso a fare una passeggiata?
Non Una di Meno Salerno
Comitato Nascere a Salerno
Assemblea Permanente delle Donne
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