Aderiamo convintamente alla proposta di referendum per l’abrogazione della legge regionale 15/2015. Crediamo infatti, come ha lucidamente denunciato Alex Zanotelli, che si stia consumando un’ennesima truffa a danno dei cittadini che in maggioranza votarono nel 2011 per mantenere il controllo pubblico sulle risorse idriche. In particolare la legge 15/2015 della regione Campania, che ha istituito l’Ente idrico campano, aggira in modo flagrante l’esito referendario e consegna ai privati la
Gestione di un bene comune. Questo per noi è inaccettabile. La finalità proclamata al momento dell’approvazione era quella di restituire ai comuni la gestione dell’acqua. Si trattava in realtà di dissimulare il vero obiettivo: garantire la perpetuazione della gestione privatistica delle risorse idriche della Campania. L’accordo della regione Campania con la Gori, che garantisce a quest’ultima la dilazione del pagamento di 100 milioni di euro di debito, chiarisce bene l’obiettivo di mantenere in piedi il carrozzone privato inefficiente e inadeguato che gestisce impropriamente l’acqua pubblica della Campania nonostante l’esito del referendum del 2011. Si tratta di un fatto politico di assoluta gravità che come comitati e forze politiche abbiamo denunciato da tempo. Costruendo la lista Terra ci poniamo anche l’ obiettivo prioritario di porre fine al regime estrattivista e inefficiente della gestione privata per tornare a un vero controllo dal basso delle risorse idriche, affidandole al controllo dal basso dei cittadini attraverso gli enti comunali. Appena entreremo in consiglio regionale, la nostra prima prooosta sarà il ritorno del controllo pubblico delle risorse idriche e il superamento della legge regionale 15/2015.
Intanto, saremo al fianco di Alex Zanotelli e della battaglia per il controllo pubblico dell’acqua, diritto universale di ogni cittadino/a della madreterra.
Coordinamento Regionale SI
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