di Tonino Scala
Per la camorra non esiste quarantena. Questa notte a Napoli, nel quartiere Barra, nella zona orientale della città, in via Bernardo Quaranta, una bomba è stata fatta esplodere davanti all’ingresso di una tabaccheria. Un boato che ha raggiunto anche altri quartieri. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco che hanno dovuto spegnere un principio d’incendio che si è verificato all’interno dello stesso esercizio commerciale. Ingenti danni e paure in periodi di paura e silenzio. Due giorni fa, sempre a Napoli in via delle Repubbliche Marinare sempre una bomba distrusse un’agenzia di auto a noleggio. È la chiara la matrice di stampo camorristico da ricondurre al racket. Un quartiere conteso, uno scontro in atto da tempo tra il clan Mazzarella e un ATC, associazione temporanea camorristica tra i clan Rinaldi-De Luca Bossa-Aprea. sul profilo Facebook di Anna Ricardi, una docente impegnata, tra l’altro presidente della Fondazione Figli di Maria a San Giovanni a Teduccio, una delle realtà più vive dell’associazionismo della nostra città, possiamo leggere: “Prof., scusate sono P., domani mattina non riuscirò a svegliarmi per partecipare alla videolezione, perché dove abito io è successa una cosa brutta e siamo tutti svegli…”. Messaggio inviato alle 4:10 di stamane. Sapete cosa è successo ? Una BOMBA, sì , a Barra prima o dopo il Coronavirus #certecosenoncambiano.Caro P., non preoccuparti, prova a riposare.
P. starà riposando, ma Napoli?
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