di Tonino Scala
Mascherine? Ho solo buttato soldi. Sì, perché son soldi miei!
Ho comprato le mascherine le ho pagate 4 milioni e mezzo di euro.
Importo complessivo presunto ovvio, bisognerà capire il ribasso, ma non è questo il problema. A me non sono ancora arrivate, ma non è nemmeno questo il problema.
Leggo sulle foto postate da tanti che l’hanno ricevuta una frase: una mascherina in tessuto lavabile secondo quanto previsto e regolamentato dall’art 16 comma 2 DL 18/2020.
Ma cosa dice il comma 2 dell’art. 16 del DL 18/2020?
Semplice: comma 2. Ai fini del comma 1, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio.
In pratica sono mascherine non a norma, nel senso che il governo con il Dl 18/2020 disse che andavano bene tutte le mascherine in emergenza perché meglio avere una mascherina che non averla.
In pratica sono mascherine non in grado di trattenere il virus che ha dimensioni di 0,1 micron. Quelle che proteggono sono le FFP2 e FFP3 entrambe senza valvola o quelle chirurgiche.
Ora dico io se vado ad acquistarla e spendo soldi non è meglio prendere una a norma?
È come andare a comprare un televisore a valvole. Bello come arredo, ma non vedrò mai Barbara d’Urso 😉 Perché comprare una che non serve?
Sono cose che non comprendo. Sono proprio stolto.
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