“ASPETTIAMO I VOSTRI MONOLOGHI” LA CALL DELL’ASSOCIAZIONE ALEGRìA PER LE DONNE

-“ASPETTIAMO I VOSTRI MONOLOGHI” LA CALL DELL’ASSOCIAZIONE ALEGRìA PER LE DONNE.

– DOPO IL SUCCESSO DELLA PRIMA SERATA DE “ALCUNI MONOLOGHI SULLA VAGINA” ALEGRìA LANCIA L’IDEA DELLA RACCOLTA DI MONOLOGHI.

 

“Alle donne chiediamo di parlare in nome e per conto del loro organo. La vagina che per secoli ha condizionato e condiziona la nostra vita. Libere di scrivere di voi o di altre, libere di scegliere se far sorridere o commuovere, libere di rimanere anonime o di firmarvi, ma soprattutto libere da ogni sovrastruttura mentale! Attendiamo i vostri monologhi!” questo è l’annuncio della regista, attrice ed autrice Giulia Conte, presidente dell’Associazione Alegrìa, con il quale chiama a raccolta tutte le donne in ascolto, vicine o lontane, invitandole ad un esercizio che potrebbe rivelarsi inaspettatamente liberatorio e rivelatorio.

L’idea è partita dopo la prima dello spettacolo ALCUNI MONOLOGHI SULLA VAGINA tenutasi sabato 8 marzo allo Stabile Santa Filomena di Castellammare di Stabia, a fine spettacolo, la regista e le attrici che, insieme, sono anche autrici dei testi, hanno raccolto l’entusiasmo del pubblico presente e ricevuto varie sollecitazioni a scrivere ancora e di più sull’argomento, con suggerimenti ben precisi e allora, ecco l’idea della raccolta “Tutte noi donne abbiamo qualcosa da dire – continua Giulia Conte – noi quattro, io, mia sorella Cira Conte, Teresa Boccacini e Giusy Somma, abbiamo solo iniziato, ora aspettiamo i vostri pensieri per raccoglierli in un volume al femminile! Non dovete fare altro che scrivere ed inviarci il tutto alla mail assculturalealegria@libero.it entro il 30 aprile. Tutte noi ci occuperemo poi di sistemare il materiale raccolto, rimanendo in contatto con le autrici che potranno comunque scegliere liberamente anche di rimanere anonime”

Un modo per essere tra la gente, per rimanere in un contatto reale, laddove quello virtuale sta forse stritolando un po’ troppo la realtà che ci circonda e, troppo spesso, ce la fa perdere di vista; un modo per scoprire, magari, il potere consolatorio, terapeutico della scrittura; un modo per scoprire, chissà, nuovi talenti, comici o drammatici; un modo per raccogliere testimonianze anche da parte di donne che magari potranno cogliere l’occasione per affrontare problematiche che si portano appresso o che hanno tenuto ben nascoste dietro quei tanti, rassicuranti, noti “Tutto ok!”

Approfittate dell’occasione offerta da Alegrìa, quindi e mettetevi in gioco!

 

 

Be the first to comment

Leave a Reply