L’ordinanza della presidente della Regione Calabria giunge a pochi giorni dal diniego della stessa al rientro dei nostri concittadini attualmente fuori regione per motivi di studio e/o di lavoro. Appare strana e strumentale dunque la virata di bordo che in maniera repentina anticipa la fase 2. Per imperscrutabili ed ignoti obiettivi,si soffia sul disagio crescente che le nostre famiglie stanno vivendo in queste drammatiche settimane di forzata chiusura tra le mura domestiche e sulle altrettanto tremende conseguenze economiche determinate dal blocco delle attività. Irresponsabilità e conflitto che rischiano di vanificare i sacrifici di mesi e di gettare nel caos la nostra Regione.Tanti sindaci,diretti rappresentanti delle comunità stanno manifestando con forza il loro disaccordo ed altrettanto credo debbano fare le associazioni dei cittadini che quotidianamente vivono le drammatiche condizioni del territorio.In ultimo credo necessaria una presa di posizione di quanti rappresentano il mondo articolato delle figure che ruotano nel contesto del sistema sanitario,che con generosità in queste settimane non si sono risparmiati, per provare a dare risposte sul campo al terribile pericolo incombente sulle nostre vite,e che con questo inconcepibile azzardo si rischierebbe di vanificare.
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