In Campania passiamo dal lanciafiamme, al va tutto bene al punto da chiedere che si possa votare a luglio, con un tocco di classe come la chiusura dei confini.
Non si resta mai abbastanza stupefatti dalle proposte di De Luca.
Serve serietà. Con l’approssimazione e è il sensazionalismo si mettono a rischio i cittadini.
L’annuncio a effetto può funzionare, se funziona, nel breve ma poi occorre che regga alla prova dei fatti.
In queste ore in cui tanti nosocomi diventavano ancora focolai di contagio, chi doveva vigilare continuava ad occuparsi di armi di distrazioni di massa più che di misure adeguate e proporzionate volte ad arginare il Covid senza traumatizzare inutilmente i cittadini .
Non servono sceneggiate per tenere alta la tensione presupponendo che così si generi consenso.
Si comprende la voglia di far presto per capitalizzare la macchina propagandistica, che si è visto, funziona. Però stavolta si è andati oltre.
Pizzerie da asporto chiuse solo qui, così le librerie, bambini imprigionati nelle case, unica regione che ha vietato anche ai bambini di uscire e ora si dovrebbe votare a luglio quando probabilmente il coronavirus sarà ancora in giro?
Per favore: no.
De Luca pensi a governare l’emergenza che per fortuna non è ancora arrivata a livelli di altre regioni , piuttosto di preoccuparsi di tornare al voto subito. Siamo ancora chiusi in casa, servirà gradualità. E serve serietà. Chiediamo serietà che in questo momento in Campania è merce preziosa.
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