Seguiamo con preoccupazione gli sviluppi delle vertenze nel settore metalmeccanico del territorio campano, che in un momento già di forte sofferenza per famiglie, lavoratori e lavoratrici costituisce un elemento di incertezza che non è più tollerabile. Riteniamo che non sia più rinviabile un intervento deciso per la tutela dell’occupazione e contro il processo di deindustrializzazione che sta interessando il tessuto produttivo della regione.
Nel settore degli elettrodomestici, la vertenza Whirlpool dello stabilimento napoletano di via Argine si trascina da ormai tre anni, riempiti di false promesse da parte delle istituzioni. La reindustrializzazione del sito è una condizione imprescindibile per il rilancio dell’industria nel territorio napoletano per garantire a centinaia di lavoratori e lavoratrici risposte che aspettano da troppo tempo e che né le istituzioni regionali né i governi che si sono succeduti sono stati in grado di dare. Sosteniamo con forza la mobilitazione di questi giorni nel gruppo Whirlpool, con scioperi e presidi articolati su tutto il territorio nazionale. A Carinaro (in provincia di Caserta), dove lo stabilimento Whirlpool è stato riconvertito a un centro ricambi, lo sciopero di due ore di mercoledì 12 ottobre ha evidenziato tutta la preoccupazione dei circa 280 lavoratori e lavoratrici sul futuro industriale del sito e del territorio.
Nel settore aeronautico, gli stabilimenti di Somma Vesuviana (Napoli) e Paolisi (Benevento) del gruppo Dema-Cam scontano l’assenza di un piano industriale, che l’azienda ancora una volta non ha presentato durante l’incontro al MiSe del 12 ottobre, lasciando lavoratori e lavoratrici in uno stato di profonda incertezza.
Nel settore dell’elettronica, le vertenze SoftLab e Jabil in provincia di Caserta rappresentano un ulteriore colpo all’occupazione e al reddito dei lavoratori e delle lavoratrici. Riteniamo inaccettabile la procedura di licenziamento collettivo per 190 lavoratori in Jabil, e sosteniamo il presidio di oggi al Consiglio Regionale Campania per chiedere che gli impegni assunti dalle istituzioni vengano mantenuti.
Licenziamenti, cassa integrazione e deindustrializzazione non possono essere le uniche prospettive per il tessuto industriale campano. Vanno tutelati reddito, occupazione e competenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Non è accettabile che le istituzioni regionali e nazionali non siano in grado di dare risposte concrete a chi crea ricchezza sul territorio. Siamo al fianco dei sindacati e degli operai, e ci mettiamo a disposizione per ascoltare le loro istanze.
Unione Giovani di Sinistra – Campania
Clelia Li Vigni – Responsabile Lavoro UGS
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