Fondi per ridurre le liste d’attesa, la Campania fanalino di coda

Come sempre  la Campania ha la capacità di distinguersi in peggio” afferma Tonino Scala coordinatore regionale di Sinistra Italiana che prosegue, “la sanità campana è alla canna del gas, a metà mese sono già terminati i soldi per un meccanismo assurdo determinato da tetti di spesa mensili, vietando di fatto alla popolazione di poter effettuare diagnostica e cure varie, e la regione che fa? Spende solo il 33% dei soldi messi a disposizione dal governo centrale? Assurdo, ignobile, insulto. Avere a disposizione  risorse straordinarie per aumentare l’offerta sanitaria in una regione dove ai poveri, di fatto, viene negato il diritto alla salute, è un atto a dir poco deprecabile. Lo Stato centrale su un fondo straordinario ha messo a disposizione ben 500 milioni per le  Regioni per abbattere le liste di attesa. Vista la situazione in cui si trovavano le agende dell’attività specialistica in tutta Italia, tutti avrebbero dovuto sfruttare l’occasione, tanto più la nostra Regione che sconta una difficoltà storica. Purtroppo si continua con la politica degli annunci, della distrazione di massa e non si riescono a spendere risorse vitali per consentire agli ammalati di curarsi e di prevenire malattie. Tutto questo in un silenzio assordante. La responsabilità è di chi tiene in capo la sanità, il Presidente, che pur di apparire ha deciso di avocare a sé una delega importante che non riesce a gestire se non per il becero clientelismo utile a costruire consensi e non a risolvere questioni. Credo che sia giunto il momento di consegnare la delega e di nominare un assessore al ramo. Il tempo dei podestà lo abbiamo consegnato alla storia. Lo diciamo senza giri di parole: questa situazione è inaccettabile. Le risorse per la nostra Regione sono già esigue e ben al di sotto di quelle necessarie, non utilizzare fondi è inaccettabile e ignobile.” Conclude Scala.

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