
Ieri sera, al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, si è tenuto lo spettacolo “Il Caso Matteotti”, un’opera intensa e toccante che ha riportato alla ribalta la figura di Giacomo Matteotti e il dramma della sua tragica fine. Scritto e diretto da Giulia Conte, lo spettacolo ha coinvolto il pubblico in un viaggio emotivo e storico, sottolineando l’importanza della memoria nella costruzione della coscienza collettiva.
Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Culturale Alegria, ha visto in scena un cast di grande livello, composto da Gaetano Aiello, Teresa Boccacini, Cira Conte, Giulia Conte, Lello Muollo, Pino Palmieri, Benito Previterra, Alfonso Rosanova, Tonino Scala e Giusy Somma. Hanno partecipato anche Nunziamaria Alfano, Francesca Conte, Giuseppe Mascolo e Alma Ruocco, con la speciale partecipazione di Euphoria.
Il lavoro teatrale si è sviluppato attorno a una scenografia scarna e suggestiva simboleggiando la memoria del sacrificio e l’ombra lunga della dittatura che si stava consolidando in quegli anni.
Un’opera teatrale che attraversa un pezzo fondamentale della nostra storia, raccontata con la consapevolezza che ciò che è accaduto appartiene a tutti e dovrebbe essere patrimonio di tutti. Il teatro diventa così il mezzo per parlare a chi vuole ascoltare, ricordare e sapere.
La ricostruzione dei fatti e delle circostanze che si susseguirono intorno a quel tragico 10 giugno 1924, giorno in cui Giacomo Matteotti fu rapito e assassinato, ha restituito al pubblico un quadro vivido e dettagliato del contesto storico, evidenziando i personaggi che furono protagonisti e, alcuni, complici dell’efferato delitto.
Un ruolo fondamentale nello spettacolo lo hanno avuto le luci di Antonello De Simone, che hanno contribuito a creare atmosfere di grande impatto emotivo, e i costumi curati da Carla Vitaglione e Cira Conte, che hanno restituito con fedeltà l’epoca rappresentata.
Giulia Conte ha espresso la sua gratitudine al pubblico e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dello spettacolo: «Sono profondamente grata agli spettatori che ieri hanno deciso di vedere Il Caso Matteotti. Grata a chi ha compreso quanto sia stato particolareggiato e lungo il lavoro di ricerca e scrittura per poter raccontare con fedeltà gli eventi, fuori da ogni invenzione e da ogni retorica. Grata ai miei compagni che per l’ennesima volta si sono fidati di me, sperimentando e mettendosi alla prova. Grata a chi ha pianto, a chi si è indignato, a chi ha ringraziato, a chi ha applaudito. È stato bello.»
Uno spettacolo intenso e coinvolgente, che ha lasciato nel pubblico emozioni profonde e una rinnovata consapevolezza dell’importanza della memoria storica.
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