L’ordinanza beffa della Regione Campania è la n° 43.
“Costruita ad hoc” per rendere possibili i tamponi per il Napoli Calcio e accontentare De Laurentis che così può salvaguardare il suo patrimonio.
Infatti, in questa ordinanza, si autorizzano gli allenamenti dei calciatori ma, allo stesso tempo, si rendono obbligatori i tamponi, seppur a spese della società calcio Napoli, perché si chiede che la ripresa degli allenamenti avvenga in sicurezza.
Sicurezza, si… ma per chi??? Solo per i calciatori milionari e per De Laurentis che detiene il patrimonio e non vuole problemi!?!
Si sta perpetrando un’altra scandalosa, grave e pericolosa situazione discriminatoria ai danni dei comuni cittadini e dei lavoratori campani!
Allora perché nell’ordinanza n° 39 per la riapertura delle attività produttive, dei cantieri, delle attività commerciali non si sono resi obbligatori i tamponi per i lavoratori e le lavoratrici, semplici cittadini, che devono riprendere a lavorare per davvero a catene di montaggio o su pericolose impalcature, e non ad allenarsi all’aria aperta?
La sicurezza per questi lavoratori non va garantita? Possono contagiarsi e morire?
Per gli esperti della Regione Campania è più rischioso e pericoloso allenarsi individualmente in grandi spazi (e quindi con la possibilità di grande distanziamento) rispetto a lavorare al chiuso, con difficoltà di distanziamento, lungo una catena di montaggio.
Questa è una situazione discriminatoria di una gravità inaudita.
Va resa pubblica a tutta la popolazione!
Si pensa al bene ed alla sicurezza di venti calciatori e non a quella di migliaia di onesti e modesti lavoratori che invece di saper giocare a pallone sanno solo lavorare e fare sacrifici, mandando avanti la nazione per una miseria al mese, non per i milioni elargiti per quattro calci ad un pallone!
Se un lavoratore volesse fare un tampone o un infermiere volesse appurare di non essere positivo dopo una giornata in un reparto covid, dove e come dovrebbe fare? Dovrebbe imparare a giocare a calcio?
Per la Regione Campania la salute e la sicurezza dei suoi cittadini valgono meno di quelle di una società sportiva?
Coordinamento Regionale Sinistra Italiana Campania
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