La Follia della Guerra e l’Interrogazione dell’Onorevole Franco Mari: Un Richiamo alla Giustizia

 

di Tonino Scala

Il 7 maggio 2024, durante la seduta n. 288 della Camera dei Deputati, l’onorevole Franco Mari del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un’interrogazione scritta (atto 4-02761) indirizzata al Ministro della Difesa. L’interrogazione affronta un tema di estrema importanza e attualità: l’esposizione all’uranio impoverito subita dai militari italiani durante le missioni internazionali in Bosnia e le conseguenze devastanti di tale esposizione.

L’Interrogazione di Franco Mari

Nel documento, Mari richiama l’attenzione sul riconoscimento da parte della Corte di Cassazione, nel 2018, del nesso causale tra l’esposizione all’uranio impoverito e le gravi patologie, inclusi tumori, contratte dai militari italiani. La sentenza ha stabilito la responsabilità del Ministero della Difesa per non aver adeguatamente protetto i propri soldati dai pericoli dell’uranio impoverito, usato in munizioni che hanno contaminato l’ambiente con metalli pesanti e materiali radioattivi.

La Sindrome dei Balcani

Il termine “Sindrome dei Balcani” è diventato tristemente famoso per descrivere le malattie degenerative e irreversibili che hanno colpito i militari italiani. Ad oggi, si contano oltre 600 morti e più di 8.000 malati tra coloro che hanno servito in Bosnia. Tra le storie simbolo di questa tragedia c’è quella del colonnello Carlo Calcagni, che ha contratto gravi patologie durante la missione del 1996 e ha lottato per anni per ottenere il riconoscimento della verità.

Un Richiamo alla Giustizia

L’interrogazione di Mari non è solo un atto formale, ma un richiamo alla giustizia per tutte le vittime. Egli chiede al Ministro della Difesa di promuovere la creazione di un fondo speciale per risarcire i militari colpiti dall’uranio impoverito. Inoltre, sollecita l’adozione di misure per garantire un giusto ristoro a coloro che hanno subito contaminazioni, comprese soluzioni transattive per i militari che hanno intrapreso azioni legali contro il Ministero.

La Follia della Guerra

Questa interrogazione mette in luce la follia della guerra, non solo per la devastazione immediata che causa, ma anche per le conseguenze a lungo termine che continuano a mietere vittime anni dopo la fine dei conflitti. La storia del colonnello Calcagni e di tanti altri militari ci ricorda che la guerra lascia cicatrici profonde e spesso invisibili, e che è dovere delle istituzioni riconoscere e risarcire coloro che ne portano il peso.

In un mondo che cerca la pace, è fondamentale non dimenticare chi ha pagato e continua a pagare il prezzo della guerra. La richiesta di Franco Mari è un passo verso la giustizia per i nostri militari e un monito sull’insensatezza della guerra.

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