La natura ci sta punendo per la nostra arroganza

di Giuseppina Buscaino Nebbia
La natura ci sta punendo per la nostra arroganza. L’uomo crede di essere il padrone della Terra e ha stabilito rapporti sbagliati con gli animali e con l’ambiente. A causa del cibarsi di carne ( l’uomo in realtà non è carnivoro, non ha né i denti e né l’intestino da carnivoro) e dello stretto contatto con gli animali che l’uomo sottomette, è soggetto alle zoonosi e fra queste c’è la contrazione di virus ( non si è mai visto qualcuno che mangiando verdure frutta e cereali contragga un virus!!)
Se l’uomo non fosse stato così arrogante avrebbe capito che Il corpo per mantenersi in salute deve essere alcalino e questo lo dice il dottor Franco Berrino, oncologo ricercatore in pensione dell’Istituto Italiano dei tumori di Milano. I cibi acidi come la carne ( il più acido di tutti) e un’alimentazione molto proteica (acida) abbassano le difese immunitarie. E l’utilizzo massivo di antibiotici negli allevamenti intensivi provoca in noi l’antibiotico resistenza e abbassamento delle difese immunitarie. Questo ci rende più ricettivi per la contrazione dei virus.
Il nostro modo di produrre e di mangiare ha fatto ammalare la terra. Siamo tutti malati. L’unico principio a cui ci si ispira è il profitto. Gli animali non sono considerati esseri senzienti ma cose da cui trarre profitto anche torturandoli.
La Terra soffoca come il nostro respiro col Covid 19.  L’ammalato chiede aria e aiuto come il nostro pianeta.
Un’epidemia di polmoniti ha interrotto l’intensità dell’attività umana. L’effetto pausa ha prodotto segnali di rianimazione dell’ambiente, dai cieli alle acque. La terra senza di noi sta meglio.
Questo virus è un effetto collaterale dell’Antropocene che indica l’epoca geologica attuale, nella quale all’essere umano e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche. Con le nostre attività volte al profitto e la nostra frenesia di produrre in fretta e il più possibile stiamo distruggendo questo pianeta e noi stessi. Questo lo vuole il capitalismo.
Adesso più che mai c’è bisogno di una buona sanità, ma una buona sanità per tutti non è fra gli obbiettivi del capitalismo e adesso il re è nudo. Il capitalismo che ha preteso la chiusura di tanti ospedali, era impreparato o forse non lo voleva essere. Ma questa esperienza ci ha rivelato che se ne viene fuori tutti insieme, noi e la natura, ricchi e poveri insieme con gli stessi diritti, le nazioni insieme, che il liberismo non regge c’è bisogno di protezione sociale ospedali e cure per tutti. Se ne vogliamo uscire non dobbiamo augurarci che tutto ritorni come prima, ma che tutto cambi. Bisogna cambiare il trattato di Maastricht e il patto di stabilità interno poi pareggio di bilancio a livello europeo. Ovvero alcuni provvedimenti che impongono, tramite “la trappola del debito” la gestione del pubblico come un’azienda privata, andando anche oltre ogni principio costituzionale.

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