La RIVOLUZIONE VERDE che non c’è!

La RIVOLUZIONE VERDE che non c’è!

Nel testo finale del “Governo dei Migliori” la Missione M2 ha un budget totale di 59,33 Miliardi e viene confermata la ripartizione nelle quattro aree che comprendono la “rivoluzione verde”. 

La “rivoluzione” assegna 23,78 Miliardi, con il 40%, alle transizione energetica ed alla mobilità sostenibile; riduce a 15,22 Miliardi, pari al 25%, le risorse per l’efficientamento degli edifici; aumenta a 15,06 Miliardi,  pari al 25%, le risorse per la tutela del territorio e delle risorse idriche e lascia risorse irrisorie pari 5,26 Miliardi con il 9% dell’intera Missione 2 all’agricoltura sostenibile ed all’economia circolare.

Le risorse previste per una Agricoltura sostenibile sono pari a 2,8 Miliardi, mentre per l’area “Economia circolare e ciclo dei rifiuti” restano solo 2,1 Miliardi (l’1% dell’intero PNRR), che evidenziano la totale sottovalutazione delle risorse necessarie al ripensamento del ciclo dei rifiuti.

Qui più che altrove si evidenzia l’insufficienza delle misure volte alla riduzione delle emissioni in atmosfera dall’attuale ciclo incentrato ancora in maggioranza su processi di combustione e di conferimento in discarica dei rifiuti urbani. 

Per quanto riguarda la transizione energetica e la mobilità sostenibile l’obiettivo generale dovrebbe essere quello di intervenire massicciamente sul settore dell’energia e dei trasporti, responsabili insieme di circa il 50% delle emissioni totali di gas effetto serra in Italia. Però, immaginare che la transizione energetica possa essere trainata dal “vettore Metano e Bio-Metano” è errato, in quanto recenti studi dimostrano che gli effetti di emissioni di metano in atmosfera portano a conclusioni opposte rispetto alla riduzione indispensabile di gas serra. Inoltre è evidente che, nel caso della produzione sia dell’idrogeno grigio che dell’idrogeno blu, i processi sono legati all’uso di combustibili fossili come il metano, “che contraddicono tutta la filosofia legata alla Transizione ecologica ed al radicale contrasto alle emissioni climalteranti in atmosfera (anidride carbonica – metano) quali fonte dei cambiamenti climatici in atto”. Questi solo alcuni elementi di riflessione critica che mettono in risalto che il Governo è molto distante dal produrre quel “Piano epocale” capace d’iniziare quella “Rivoluzione Verde” necessaria a generare quel cambio di paradigma tanto auspicato, ma nei fatti, non praticato.

Riccardo Festa

Responsabile Ambiente Sinistra Italiana 

Città Metropolitana di Napoli.

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