La guerra lanciata dalla Russia contro l’Ucraina sta già determinando una crisi dell’economia globale i cui effetti si trascineranno in ogni caso per i prossimi anni. In particolare la crisi già colpisce il settore dell’approvvigionamento energetico in un quadro già reso fosco dalle conseguenze del cambiamento climatico dovuto proprio alla crescita incontrollata della combustione come scelta principale per la produzione di energia.
A farne e spese è soprattutto il nostro paese che già oggi viene colpito dai fenomeni della speculazione indotta dalle grandi multinazionali del petrolio e del gas e che paga pesantemente la tradizionale subalternità a queste lobby cui dobbiamo la insensata opposizione all’utilizzo delle energie rinnovabili ed ecologicamente compatibili.
Oggi si ripropone con forza il tema dell’indipendenza nazionale per la produzione energetica, mentre il governo dei cosiddetti “migliori” balbetta, incapace di produrre una rapida ed efficace azione di sviluppo.
Da tempo però si è determinata nel paese una consapevolezza ecologica che punta a ribaltare il paradigma industrialista della combustione per favorire esperienze dal basso di utilizzo delle rinnovabili. Questo sia attraverso scelte individuali (il fotovoltaico domestico o da impresa) che per mezzo di percorsi collettivi quali quelli delle comunità energetiche.
Napoli potrebbe assumere un ruolo di avanguardia nella produzione fotovoltaica per mezzo di un vero e proprio patto interistituzionale, mettendo a disposizione i tetti di tutti gli edifici pubblici. Pensiamo a scuole, ospedali, uffici, sedi municipali e quant’altro. In questo modo senza consumo di suolo potremmo avere una straordinaria copertura energetica ed un contributo forte sia alla indipendenza commerciale che alla diminuzione dei carichi inquinanti e climalteranti.
Un vero e proprio Patto per la Città del Sole che veda il protagonismo delle comunità territoriali e si ponga come riferimento nazionale per una reale e non fittizia transizione ecologica.
Sinistra Italiana
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.