Servono più fondi per la sanità, avverte la Corte dei Conti

di Tonino Scala

Negli ultimi giorni, la Corte dei Conti ha lanciato un monito chiaro: servono più fondi per la sanità. Un richiamo che arriva in un momento cruciale, evidenziando le gravi carenze che affliggono il sistema sanitario nazionale, nonostante le rassicurazioni del governo all’atto dell’approvazione della legge di bilancio.

 

Ricordiamo le parole degli esponenti del governo e della maggioranza quando venne approvata la legge di bilancio: “Mai messi tanti soldi in sanità”. Una dichiarazione che sembrava promettente, ma che, alla luce dei fatti attuali, si è rivelata insufficiente. Le proteste e le proposte dell’opposizione, che sottolineavano la necessità di ulteriori investimenti, furono ignorate, e ora, solo sette mesi dopo, la verità è emersa in tutta la sua durezza.

 

La Corte dei Conti ha evidenziato come i fondi destinati alla sanità siano ancora lontani dal soddisfare le reali esigenze del settore. La mancanza di risorse adeguate sta mettendo a rischio il diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione. La disparità nell’accesso ai servizi sanitari è particolarmente evidente: da Bressanone a Messina, il divario nella qualità dell’assistenza è preoccupante.

 

Le disuguaglianze territoriali rappresentano uno dei nodi più critici. Mentre alcune regioni del Nord riescono a garantire standard elevati di assistenza sanitaria, molte aree del Sud lottano con strutture carenti e personale insufficiente. Questa disparità non solo crea un’ingiustizia sociale, ma compromette anche la coesione nazionale, mettendo in discussione l’uguaglianza dei cittadini davanti alla malattia e alle cure.

 

La situazione richiede interventi urgenti e mirati. Non si può continuare a giocare con i numeri, falsando la realtà dei fatti. Occorrono investimenti concreti, che possano realmente potenziare il sistema sanitario, rendendolo efficiente e accessibile a tutti. La salute dei cittadini non può essere relegata a mero oggetto di propaganda politica; è un diritto fondamentale che deve essere garantito senza compromessi.

 

La vicenda si fa ogni giorno più complessa. Il rischio è che, senza un’inversione di rotta, il sistema sanitario collassi sotto il peso delle sue inefficienze. Bisogna correre ai ripari, e farlo in fretta. È necessario un piano strutturato di finanziamenti e riforme che affronti le radici del problema, garantendo un futuro più sano e giusto per tutti.

 

In definitiva, le parole della Corte dei Conti sono un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La politica deve assumersi le proprie responsabilità e agire con determinazione. Il diritto alla salute è un pilastro della nostra società, e non possiamo permetterci di vederlo vacillare.

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